E' come cercar che foglia non cada appena invecchia estate secca a coprir le mie radici ricordo più remoto di sale e miele auspicio vano di colui che mesto fa delle mani coppa e scende fresca ai polsi l'acqua persa dalle dita il germogliar non sarà lieve e bocciolo e fiore e poi frutto dolce sarà per poco a divenir ristoro in chi lo volle dura vuol corteccia al ciclo nuovo sola restar memoria di ch'è stato muta parlando di ciò che seppe unica realtà vissuta | fa che il suono del silenzio forte sia più del mio pensare e chiedi per me solo un momento rubato meschino al tempo ch'io possa germogliar di nuovo. Il buio mi sia amico ascose sian le mie brutture a ciò che fuori il mondo vede passar non possa raggio luminoso a mover polvere e quiete sia sol'essa mia padrona. |